mercoledì 26 agosto 2009

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: Villa Sorra



TEMA

Ambiente - Arte e Cultura - Economia verde

TITOLO

Villa Sorra: in un contesto di grande valenza storica, architettonica e ambientale, realizziamo una “vetrina” del territorio, della cultura e dell’economia, un parco agricolo “slow” per la valorizzazione della “food valley”

DESCRIZIONE

Villa Sorra è una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Nel suo parco troviamo quello che è considerato il giardino romantico più rappresentativo dell’Ottocento austro-estense, ed è forse il più importante giardino informale dell’Emilia-Romagna. Se i singoli elementi che costituiscono il complesso - villa, edifici rustici, serra, parco storico, rovine romantiche, vie d’acqua, poderi agricoli (120 ettari) - hanno tutti un rilievo non solo locale, la coesistenza degli stessi dà luogo a un campione di paesaggio agrario pre-industriale d’inestimabile valore storico e culturale. La villa e il giardino, infatti, inseriti nel territorio, danno vita a una sorta di museo en plein air nel quale la tenuta agricola, la casa padronale e il parco vanno a costituire un articolato complesso di grande rilevanza e suggestione, forse unico in Italia.

MOTIVAZIONI

Villa Sorra, oltre che emergenza di assoluto prestigio dal punto di vista culturale, architettonico e ambientale, riscoprendone la sua origine di azienda agricola, potrebbe divenire anche un centro produttivo e formativo nel settore enogastronomico e quindi una sede promozionale d’eccellenza delle nostre tipicità. In questo contesto di impareggiabile bellezza, si potrebbe ricavare una “vetrina” del territorio emiliano – romagnolo in un contesto a forte valenza culturale, storica ed ambientale. Accanto a un più tradizionale percorso “museale” e di rappresentanza che interesserà principalmente l’edificio nobile e il giardino storico, se prendiamo in considerazione l’antica estensione territoriale delle proprietà, sono evidenti le interrelazioni tra i poderi circostanti e la parte storica del complesso, luogo fisico dove la campagna di una volta incontra le moderne tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli, riscoprendone le antiche tradizioni e insieme promuovendone l’immagine. Quello che era il centro dell’attività agricola dei conti Sorra potrebbe essere ripensato oggi, mantenendone l’originaria vocazione produttiva, come un atelier della produzione agricola di qualità del nostro territorio, in un’ottica di valorizzazione delle sue peculiarità, dei sapori antichi e delle tradizioni. Si potrebbe ricreare quell’abbinamento tra residenze aristocratiche e giacimenti enogastronomici che oggi caratterizza diversi importanti progetti di valorizzazione di edifici storici, ma che qui potrebbe consentire di abbinare la promozione effettuata negli spazi nobili di rappresentanza alla visione, a pochi metri di distanza, dei luoghi di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli. Un luogo dove far risaltare lo stretto legame che intercorre tra le produzioni di qualità locali e la tradizione contadina, che potrebbe andare a costituire un grande parco agricolo “slow” per la promozione dell’agricoltura “buona, pulita e giusta”. Una destinazione coerente con lo sviluppo della new economy, che non è solo informatica e telecomunicazioni ma anche cultura, tempo libero e qualità ambientale. Uno scenario dove realizzare un’azione innovativa di marketing territoriale, un progetto per promuovere un’idea di sviluppo economico locale compatibile con l’ambiente, di particolare interesse dal punto di vista culturale, educativo, ambientale, turistico e promozionale, in grado di attirare risorse e di mantenere e rafforzare la finalità pubblica di Villa Sorra.

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