domenica 30 agosto 2009

Ignazio Marino alla Festa a Modena domani 31 ago alle 21 e i video di Milano


Domani lunedì 31 agosto alla Festa Democratica di Modena, alle 21,00 presso il Palaconad, interverrà Ignazio Marino, candidato segretario del Partito Democratico.

Per chi non l’avesse vista o fosse interessato a conoscere meglio le idee e proposte di Ignazio Marino, riproponiamo i video della presentazione della sua candidatura a Milano il 23 luglio scorso.











Vivi il PD, cambia l’Italia.
Non mancate domani sera lunedì 31 agosto!

venerdì 28 agosto 2009

I video dell'intervento di Thomas Casadei al confronto alla Festa Democratica di Monticelli (PC) il 26 agosto


Ecco i video dell’intervento di Thomas Casadei alla Festa Democratica di Monticelli (PC) il 26 agosto in occasione del confronto delle tre mozioni con Mariangela Bastico e Davide Baruffi.

Thomas Casadei pronuncia parole chiare e precise per un partito che fa quello che dice e dice quello che fa. Un partito credibile e coerente. Finalmente!







Vi segnaliamo il link all’articolo di Piacenzasera sulla due giorni piacentina di Thomas Casadei e sulla conferenza stampa del 27 agosto alla stazione di Piacenza, in cui ribadisce il suo no al nucleare e alla centrale di Caorso per le energie rinnovabili.

Ricapitolando: le proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei


Ricapitolando ecco le proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei, emerse lunedì sera 24 agosto.
Sono proposte aperte al commento e al contributo di tutti.
Se avete altre proposte da sottoporre a Thomas per farle entrare nel programma regionale della mozione Marino, fatecele pervenire entro il 4 settembre.
Il programma di Thomas Casadei è un programma che vuole crescere dal basso, aperto al cambiamento, al confronto e al contributo di chiunque voglia partecipare dicendo la sua.

Le proposte emerse riguardano i seguenti temi, che rimandano ciascuno al link con la proposta specifica:

L’ambiente e la salute

I diritti civili e delle persone omosessuali

La semplificazione amministrativa e la fusione dei comuni di piccole dimensioni

Il futuro del welfare per gli anziani

Le proposte dei Comuni dell’Area Nord

La cultura

Villa Sorra

Il PD che vorrei

Etica, giustizia e partito

Sono proposte circostanziate che non si limitano a sottolineare le criticità ma individuano i correttivi disponibili e che possono avere delle ricadute “democratiche” positive.
Se vi va di lasciare qualche commento nel blog o nel gruppo fb, il confronto e la discussione sono elementi caratterizzanti e imprescindibili della mozione Marino e del metodo di lavoro di Thomas Casadei.

Approfittiamo per ringraziare Paola e Marco che hanno già postato, in questo blog o scritto alla mail modenapermarino@pdmodena.it o nel gruppo di facebook, le loro idee e suggerimenti riguardo tossicodipendenze, cure psichiatriche, i giovani e il lavoro, unioni civili e civil partnership.
E’ proprio questo lo spirito giusto e il nostro scopo: alimentare la discussione e il confronto, prima della decisione, per decidere meglio.

Grazie a loro e soprattutto grazie agli autori delle proposte di Modena che presentiamo anonime come prodotto del lavoro di gruppo. Grazie per il vostro impegno che conosciamo e apprezziamo infinitamente.

giovedì 27 agosto 2009

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: etica, giustizia, partito



Proseguo le note già avviate con le precedenti mail, con alcuni approfondimenti, pur sempre sintetici per non appesantire la lettura. Mi auguro che sinteticità e schiettezza non si traducano in giudizio di sommarietà. Ometto le note sulla CULTURA, già inviate con una mail precedente e sinteticamente presentata nella riunione del 24 a Modena. Affronto ora i temi che mi stanno più a cuore, peraltro già accennati nel commento del 17/08 all'incontro di Fanano.
ETICA. Tralascio i diritti civili, su cui lavora un apposito gruppo, per soffermarmi sul concetto base di etica, peraltro fondamento della mozione Marino. Non basta appellarsi alla magistratura e rispettare il suo operato. Il problema va affrontato a monte; la magistratura interviene solo ex post. Il comportamento etico, la trasparenza, l'assenza di conflitti d'interesse, il mandato rappresentativo come assolvimento del bene comune - anche se a taluni appaiono come utopismi fuori tempo - devono essere i principi guida per la formazione e la selezione dei gruppi dirigenti e di rappresentanza. Chi sgarra, ma anche chi non è in odore di santità (ricordiamoci della moglie di Cesare) deve andarsene e sottoporsi a giudizio; della magistratura e del partito. Questa è la legge, non giustizialismo. Etica - ma anche buon senso, rispetto e pudore - comprende anche di evitare lo sfinimento di vedere sempre gli stessi, intercambiati tra di loro fino al ridicolo. Nella vita degli umani chi perde paga e se ne va. Anche a lavorare!
GIUSTIZIA. Non entro nel merito delle possibili riforme. Ci sono tanti avvocati, magistrati, costituzionalisti e docenti di diritto in Parlamento che rischierei il ridicolo. Il problema non è il riformismo. Il problema principale è il funzionamento. Se il 90% dei reati rimane impunito e il 10% che passa per tre gradi giudizio arriva solo tardivamente a conclusione, comporta un terrificante incentivo al reato. Se i reati economici vengono affievoliti con leggi "banana" o superati con i condoni, è lecito chiedersi perché ci si dovrebbe comportare civilmente. Le soluzioni, in primo luogo, stanno nel ripristino del funzionamento, pur garantendo ogni forma legittima di difesa:
- fissare tempi certi, invalicabili, per ogni operatore del settore, Si prenda la media temporale europea e la si applichi ai processi italiani.
- stabilire due gradi di giudizio
- rispetto della legge per tutti (anche per Cesare!)
PARTITO. Il PD deve diventare un vero partito e non un serbatoio elettorale, una messinscena per conquistare un posto di governo. Non sottovaluto la vittoria elettorale, perché concettualmente sono per governare e non per masturbarmi all'opposizione. Ma non è tutto. Deve essere una fucina di idee, una sede di confronto e una scuola di formazione dei quadri dirigenti e rappresentativi. I voti. il consenso si possono conquistare anche senza Porta a Porta (non sottovaluto il potere della tv! ma chi vuol capire capisca!). Che il segretario del PD concorra per diventare capo del governo è normale, ma non che il capo del governo nazionale, regionale, locale (incarichi pro tempore) siano coloro che dettano la politica del PD. Il partito è costituzionalmente, storicamente, idealmente concepito come soggetto atemporale, come elaboratore di idee e organizzatore di movimenti, che prescinde dai tempi dei mandati elettorali. Che il PD si appropri del ruolo che è proprio di un partito politico!
Per ora non vado oltre, però avrei alcune idee su ECONOMIA, RICERCA, USO DEL TERRITORIO. Le tengo per una comunicazione più ponderata, più utile forse per il programma regionale post congressuale.

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: il pd che vorrei



Il PD: un partito democratico/progressista a respiro maggioritario
.
Da tempo mi sono convinto della necessità, almeno nell’ambito democratico/progressista(di sinistra) di avere un unico grande partito. La eccessiva frammentazione ha portato alla situazione attuale e spesso l’interesse per la sopravvivenza del singolo partito non ha coinciso con il “bene comune”.
Mi sembra quindi importante che l’area progressista di centro sinistra si possa riconoscere in un unico grande partito dove il denominatore comune potrebbe essere: “dare a tutti le stesse possibilità di studiare, curarsi, lavorare etc.”. Chiaramente innumerevoli possono essere le declinazioni attuative di questa indicazione ma esiste pur sempre una differenza abissale dalla destra. La destra populista e conservatrice elargisce soltanto elemosine aumentando i suoi privilegi.
All’interno del PD ci saranno quindi discussioni, anche accese, sui provvedimenti da portare avanti ma, una volta deciso democraticamente all’interno del PD, maggiori saranno le possibilità di incidere realmente nella società per trasformarla secondo la nostra visione.

Il politico non è una professione: ricambio continuo e sistematico.
Altra convinzione che ho matuarato nel corso degli anni è che quella del politico (eletto in organi istituzionali e di partito ad alto livello) non debba essere una professione per tutta la vita ma soltanto una parentesi non eccessivamente lunga (penso ad un massimo di dieci anni). Dopo questo periodo si dovrà necessariamente tornare alla propria professione ed eventualmente, in un futuro non troppo vicino (penso ad almeno altri dieci anni), si potrebbe toranre a ricoprire i ruoli di cui sopra (sempre per un periodo limitato).
immagino una società nella quale la democrazia (almeno per quanto riguarda il centro sinistra) sia realmente partecipata, dove i circoli dei quartieri, dei comunii siano i luoghi dove si formano le idee e le proposte del centro sinistra.
Immagino un serie di regole all’interno dello statuto del PD che preveda queste limitazioni, che prevedano un ricambio continuo e sistematico.
Penso che la politica attiva, soprattutto ad alto livello, sia “mettersi a servizio degli altri”.
Non possiamo quindi ragionevolemente pretendere da ognuno di noi di essere sempre, per tutta la vita, “al servizio degli altri”.
Mi piacerebbe vedere proposte di legge che favoriscano l’ingresso e l’uscita dalla attività politica di alto livello di tutti i cittadini (artigiani, commercianti etc.) per i quali non sono al momento previste tutele per allentare il legame con la loro attività professionale e riprenderlo all’uscita del mandato.

Per l’Emilia Romagna.
Se non si riesce a livello del PD nazionale, proporre a livello regionale un regolamento che limiti ed eviti la presenza di persone che fanno politica per professione “a vita”.
Rompere del tutto quella consuetudine che vede persone impegnate prima come sindaci, poi come amministratori di società pubbliche, poi di nuovo consiglieri provinciali, poi a presiedere altra azienda pubblica, poi consiglieri regionali etc.etc.
Dobbiamo in Emilia Romagna avere la forza di rompere subito questa catena.
Molto è stato fatto. Non è però a mio parere sufficiente.

Partecipazione attiva: circoli, tessere ed albo/registro dei simpatizzanti.
“Partto solido, liquido, gassoso…”
Personalmente ritengo sia necessario un partito strutturato, con tanti circoli territoriali.
Penso sia necessario una partito che preveda una forma di associazione forte quale il tesseramente.
Dalla esperienza personale mi sembra però importante che possa essistere anche una forma di adesione meno forte del tesseramento. La dimostrazione la possiamo trovare confrontando il numero delle persone che hanno partecipato alle primarie con il numero degli iscritti.
Penso quindi ad una “albo/registro” dei simpatizzanti/sostenitori, da affiancare al tesseramento. Un albo nal quale si accede accettando i principi fondanti dle partito, lasciando i propri dati personali e di recapito ed un importo minimo (ad es 1 euro) come fatto durante le primarie.
Persone da contattare e coinvolgere a tutte le iniziative del circolo, utilizzando tutti i canali disponibili: email, sms e volantini/locandine.

Proporrei quindi alcune proposte operative per l’emilia romagna:
- circoli aperti tutti almeno una volta la settimana
- linea adsl in ogni circolo con una o due postazioni internet: per leggere e discutere insieme quanto si trova in rete. Per pubblicare opinioni. Per stampare volantini e locandini.
- bacheca (o più bacheche nella zona) del circolo: da tenere sempre aggiornata sia con temi nazionali che locali (ad esempio oper modena sarebbe già sufficiente pubblicare i comunicati stampa).
- integrazione bacheca cartacea/volantino/blog-sito: diffondere le stesse notizie con i vari mezzi a disposizione.

Emergenza informazione: il ruolo dei circoli e di internet.
E’ chiaro a tutti noi l’emergenza informazione nella quale viviamo: la TV è diventata lo strumento principe per veicolare informazioni e formare opinione. Il progetto P2 è pianamente operativo da decenni e l’informazione televisiova è tutt’altro che libera.
Penso che il PD debba fare tutto il possibile per far uscire l’Italia da questa situazione:
- denunaciando con sempre più vigore questa emergenza
- utilizzando canali alternativi alla TV per raggiungere tutti i cittadini.
A mio parere è quindi necessario che il PD elabori una serie di strumenti, connessi e complementari tra loro che permattano di veicolare informazioni.
Non solo internet, non solo email, ma ance volantini, locandine etc.
E’ sicuramente uno sforzo impegnativo ma a mio parere necessario per far uscire l’Italia da questa emergenza.

Dal punto di vista operativo vedi la proposta per i circoli al punto precedente.

No al nucleare: per una generazione diffusa e democratica dell’energia.
Un ulteriore contributo vorrei portarlo sulla questione energia. Penso che il PD debba ribadire un secco NO al ritorno dell’energia nucleare in Italia (non ora nelle motivazioni dettagliate).
Penso inoltre che il PD debba proporre una diversa bvisione della produzione di energia, non più basata su mega-centrali (quindi non solo nucleari) ma basata su una generazione diffusa dell’energia. Una generazione affidata a micro e piccole centrali (alimentate preferibilmente da fonti rinnovabili) connesse in rete tra loro. Una generazione “democratica” dell’energia che tenda progressivamente a diminuire il potere dei monopoli energetici (pubblici e/o privati).
Avere come obbiettivo l’autonomia energetica di ogni singola comunità/provincia/regione.

Per l’Emilia Romagna.
Modificare il piano energetico regionale mettendo più coraggio sia negli investimenti sulle neergie alternative, sia nella promozione della generazione diffusa.
Nodo cruciale è la distribuzione dell’energia: utilizzare, per quanto possibile, Hera (e le altre minicipalizzate): è sì una società quotata ma gli enti locali sono pur sempre i maggiori azionisti. Pensare quindi ad una rete distributiva che collega i vari microgeneratori diffusi mi sembrerebbe molto importante.

Mobilità sostenibile.

Un solo appunto più di forma che di sostanza: EMILIA METRO.
Dopo l’alata velocità, se ben ricordo, si passerebbe al potenziamento dle trasporto ferroviario locale.
da tempo mi gira per la tesa un nome da adare al progetto: EMILIA METRO.
Immagino questo servizio sulla falsariga degli “stop-train” olandesi: treni molto frequenti, che si fermano ovunque, che collegano diverse città di una stessa regione, con la possibilità anche di caricare la bicicletta.
Un esempio di fermate per la zona di Modena (abbiamo la fortuna che la ferrovia è parallela alla via emilia, asse viario sul quale si sviluppano molti insediamenti abitativi e produttivi): Modena stazione centrale, Modena Ipercoop, Modena Saliceto Panaro, Gaggio, Castelfranco, Cavazzona etc.etc. fino a Bologna.
Non servono stazioni ma (come in Olanda) banchine e ponte di attraversamento ciclo-pedonale.

mercoledì 26 agosto 2009

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: Villa Sorra



TEMA

Ambiente - Arte e Cultura - Economia verde

TITOLO

Villa Sorra: in un contesto di grande valenza storica, architettonica e ambientale, realizziamo una “vetrina” del territorio, della cultura e dell’economia, un parco agricolo “slow” per la valorizzazione della “food valley”

DESCRIZIONE

Villa Sorra è una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Nel suo parco troviamo quello che è considerato il giardino romantico più rappresentativo dell’Ottocento austro-estense, ed è forse il più importante giardino informale dell’Emilia-Romagna. Se i singoli elementi che costituiscono il complesso - villa, edifici rustici, serra, parco storico, rovine romantiche, vie d’acqua, poderi agricoli (120 ettari) - hanno tutti un rilievo non solo locale, la coesistenza degli stessi dà luogo a un campione di paesaggio agrario pre-industriale d’inestimabile valore storico e culturale. La villa e il giardino, infatti, inseriti nel territorio, danno vita a una sorta di museo en plein air nel quale la tenuta agricola, la casa padronale e il parco vanno a costituire un articolato complesso di grande rilevanza e suggestione, forse unico in Italia.

MOTIVAZIONI

Villa Sorra, oltre che emergenza di assoluto prestigio dal punto di vista culturale, architettonico e ambientale, riscoprendone la sua origine di azienda agricola, potrebbe divenire anche un centro produttivo e formativo nel settore enogastronomico e quindi una sede promozionale d’eccellenza delle nostre tipicità. In questo contesto di impareggiabile bellezza, si potrebbe ricavare una “vetrina” del territorio emiliano – romagnolo in un contesto a forte valenza culturale, storica ed ambientale. Accanto a un più tradizionale percorso “museale” e di rappresentanza che interesserà principalmente l’edificio nobile e il giardino storico, se prendiamo in considerazione l’antica estensione territoriale delle proprietà, sono evidenti le interrelazioni tra i poderi circostanti e la parte storica del complesso, luogo fisico dove la campagna di una volta incontra le moderne tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli, riscoprendone le antiche tradizioni e insieme promuovendone l’immagine. Quello che era il centro dell’attività agricola dei conti Sorra potrebbe essere ripensato oggi, mantenendone l’originaria vocazione produttiva, come un atelier della produzione agricola di qualità del nostro territorio, in un’ottica di valorizzazione delle sue peculiarità, dei sapori antichi e delle tradizioni. Si potrebbe ricreare quell’abbinamento tra residenze aristocratiche e giacimenti enogastronomici che oggi caratterizza diversi importanti progetti di valorizzazione di edifici storici, ma che qui potrebbe consentire di abbinare la promozione effettuata negli spazi nobili di rappresentanza alla visione, a pochi metri di distanza, dei luoghi di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli. Un luogo dove far risaltare lo stretto legame che intercorre tra le produzioni di qualità locali e la tradizione contadina, che potrebbe andare a costituire un grande parco agricolo “slow” per la promozione dell’agricoltura “buona, pulita e giusta”. Una destinazione coerente con lo sviluppo della new economy, che non è solo informatica e telecomunicazioni ma anche cultura, tempo libero e qualità ambientale. Uno scenario dove realizzare un’azione innovativa di marketing territoriale, un progetto per promuovere un’idea di sviluppo economico locale compatibile con l’ambiente, di particolare interesse dal punto di vista culturale, educativo, ambientale, turistico e promozionale, in grado di attirare risorse e di mantenere e rafforzare la finalità pubblica di Villa Sorra.

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: la cultura



Cultura

La Cultura è una delle grandi categorie di impegno civile, politico e personale. Cultura come uno degli elementi centrali del modello di società (come Democrazia, Legge, Governo, Economia, Lavoro, Solidarietà).
Non trovo quindi appropriato che nella lista finale dei temi ci stia Arti e Cultura; le Arti sono soltanto una delle tante espressioni dell’attività culturale. La Cultura, in senso lato, è lo specchio della società.
In quanto categoria generale - modus vivendi e modus operandi dell’individuo, come di un sistema politico - difficilmente è “regionalizzabile”. Tuttavia, dai territori possono/debbono partire idee e attuazioni di progetti, visti come arricchimenti autonomi di una visione complessiva. Dunque, progetti politici, distinti da quelli dei governi di ogni livello. Progetti che prescindono dalla durata dei governi pro-tempore, ma capaci di raccogliere/individuare problematiche, di analizzarle per capirle e renderle indirizzi di iniziative, fonti di impegno.
Come prima necessità della politica culturale ritengo necessario un coordinamento delle diverse attività, pur nell’ottica di una difesa di principio dell’autonomia di ogni centro operativo da considerare come fonte di arricchimento e manifestazione di democrazia. Basilare sarà la conoscenza di quanto accade ai diversi livelli, in termini di qualità delle iniziative e di spesa della comunità per individuare modalità sinergiche ed economie di scala. A mio avviso la spesa della comunità per la cultura va ampliata, ma non necessariamente in termini assoluti. Nelle mie qualità professionali – prima come dirigente pubblico, poi come editore privato nel settore storico-artistico (quindi e purtroppo ormai in là con gli anni) – opero da sempre nel mondo culturale. La mia impressione è che si spende in modo diseguale, a pioggia e, a volte, senza precise finalità e responsabilità. I doppioni sono tanti e la dispersione notevole.
Altro obiettivo: la finalizzazione delle attività e degli interventi e la preventiva conoscenza delle possibili conseguenze. Il capitolo è enorme e riguarda sia l’individuazione degli obiettivi come le azioni per realizzarli e gestirli. Questo è un tema metodologico e credo riguardi la Cultura come tutte le altre attività. Nel caso della Cultura, spesso per ragioni di consenso, ci siamo più preoccupati dei contenitori che dei contenuti, più dell’istituzione di nuove cattedrali che dell’esistenza e della formazione dei “chierici” idonei, della loro competenza e delle loro funzioni. Tutti sappiamo che la spesa pubblica è enorme e con modesta redditività per la collettività. Parlare di coordinamenti, di sinergie, di redditività – anche nel campo culturale (compresi i Festival, i Premi e l’Università) – non è reazionario o lesivo delle singole autonomie, ma rispetto democratico delle aspettative dei cittadini.

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: proposte Comuni dell'Area Nord



Proposte Comuni Area Nord

  • Welfare
  • Finanza e fiscalita’
  • Collaborazione Pubblico-Privato-Terzo Settore
  • Immigrazione
Riteniamo che il problema principale legato all’immigrazione sia l’integrazione sociale dei diversi gruppi etnico-culturali: per tale motivo, proponiamo la costituzione di associazioni di volontariato che si occupino di dare lezioni di lingua e di legalità a titolo completamente gratuito per gli immigrati.
  • Legalita’
Maggiore lotta all’evasione fiscale e all’abusivismo edilizio: è necessario intraprendere po-litiche coraggiose che considerino anche l’abbattimento degli stabili.
Riteniamo necessari progetti educativi sulla legalità (sulla linea dei progetti di Libera) nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie, per costruire una cultura della legalità che parta dalle nuove generazioni e per “osmosi” si diffonda alle famiglie.
  • Ambiente
È necessario inventare un sistema di controllo per quello che riguarda la distribuzione e l’utilizzo degli anticrittogamici nelle produzioni agricole; inoltre, riteniamo necessario un aumento del controllo del livello di inquinamento delle falde acquifere dovuto a prodotti uti-lizzati nella produzione agricola.
Nei prossimi anni, l’Area Nord sarà impattata dalla costruzione dell’Autostrada Cispadana. Riteniamo necessario che le amministrazioni locali abbiano la possibilità di costituire commissioni super-partes competenti per la valutazione dell’impatto ambientale e che i ri-sultati di tali studi siano correttamente valutati dalla commissione regionale per la valuta-zione dell’impatto ambientale dell’opera. Infatti, sono diversi i punti critici nella costruzione dell’autostrada che potrebbero, potenzialmente, rivelarsi altamente inquinanti (per esem-pio, è appurato che nel sottosuolo siano presenti falde acquifere saline che potrebbero, se aperte, portare danni all’agricoltura).
Riteniamo necessari progetti educativi sul riutilizzo-riciclo-differenziamento dei rifiuti nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie.
  • Mobilita’
  • Struttura del Partito
Il Partito Democratico necessita di un rinnovamento strutturale, prima ancora che di per-sonalità e di funzionari. È necessario aumentare il livello partecipativo:
• i circoli territoriali devono diventare, prima che luoghi in cui si organizzano le feste e i tes-seramenti, dei veri e propri centri culturali in cui ogni aderente possa formare e esprimere le proprie opinioni;
• tali circoli devono essere interpellati dai livelli più alti (provinciale, regionale e nazionale): riteniamo che debbano diventare la punta più avanzata nella formazione dell’opinione del Partito Democratico anche sui temi generali di rilievo nazionale (diritti civili, ambiente, green economy...) e non rimanere reclusi nel livello territoriale di competenza. In questo modo, sarà anche possibile intercettare gli interessi delle generazioni più giovani;
• riteniamo che, molto spesso, gli amministratori siano troppo distaccati dalla cittadinanza: per tale motivo, proponiamo che il PD costituisca dei gruppi di cittadini che possano affian-care gli amministratori (soprattutto dei comuni di piccole dimensioni) nello studio di proposte per il territorio. Tali gruppi saranno composti da cittadini con competenze specifiche.
  • Diritti di cittadinanza e nuove forme della democrazia
  • Arti e Cultura
  • Sanità
ASP: questa azienda, nel primo anno di attività, ha avuto uno scoperto di circa il 15% ri-spetto al bilancio consuntivo. Inoltre, i servizi sono stati appaltati a cooperative che, mo-mentaneamente, non sono controllabili a livello qualitativo: il personale ha un elevato turn-over, è palese che sono sotto-stipendiati; il servizio è appesantito da iter burocratici lenti e dispendiosi. I quadri dirigenziali, al momento, non sono scelti sulla base di competenze, ma imposti da logiche partitiche.
Riteniamo sia necessario implementare un sistema di valutazione super-partes dei servizi intervistando direttamente i fruitori. È necessario che, ogni anno, sia presentato il bilancio sociale e non solamente il bilancio contabile, in modo da dare la possibilità agli ammini-stratori dei vari comuni di comprendere la reale qualità del servizio.
Infine, i dirigenti dovrebbero poter essere valutati in modo da portare un miglioramento dei servizi.
Ospedale di Mirandola: attenta rivalutazione dei servizi, dei reparti ospedalieri e migliore valutazione degli operatori sanitari, inserendo la possibilità di licenziare il personale.
  • Territorio e citta’
  • Economia Verde
Diversi comuni dell’Area Nord sono di piccole dimensioni. Tali comuni possono sviluppare progetti di basso costo, ma di alto profitto sull’esempio di Torraca.
  • Scuola, Università e Ricerca
  • Pubblica amministrazione
  • Imprese
  • Occupazione e formazione
  • Politiche per bambini, giovani e anziani
  • Pari opportunita’
  • Innovazione e reti

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: il futuro del welfare per gli anziani



Il futuro del welfare per gli anziani: tra domiciliarità e residenzialità


"La domiciliarità in questi ultimi anni è stata assunta come priorità per garantire una maggiore qualità di vita all'anziano o disabile e alla sua rete familiare e per modulare il più possibile l'offerta dei servizi al fine di ridurre l'accesso nelle strutture. Sorge spontaneo domandarsi, tuttavia, se la risposta domiciliare sia la più lungimirante: la Germania sta riorganizzando il proprio sistema di welfare rivolto alla popolazione anziana a favore della soluzione residenziale. I Land tedeschi, preso atto del crescente numero di famiglie mono-personali prive di una rete familiare di supporto, hanno applicato una tassa sulle persone fisiche pari al 2% per finanziare la costruzione di strutture residenziali in grado di rispondere alla domanda. Con la prosecuzione degli andamenti demografici attualmente in atto anche in Italia, in alcuni anni la domiciliarità potrebbe rivelarsi una scelta anacronistica.
Come si può coniugare, inoltre, una struttura di interventi di tipo domiciliare con la difficoltà per molte famiglie di conciliare i tempi di vita ed i tempi di lavoro? Come può una famiglia gestire la cura a domicilio del proprio anziano se il mercato del lavoro molto spesso impone una flessibilità solo contrattuale e non d’orario o mansione? E’ evidente che la domiciliarità deve essere una scelta vincolante per tutte le politiche pubbliche, comprese le politiche lavorative, abitative e le pari opportunità. La domiciliarità non deve essere una “gabbia d’oro” che costringe il caregiver (colui che fornisce le cure) a spostare a domicilio non solo i compiti di cura, ma anche l’intera esistenza. Essa deve essere un’occasione per rispondere ai bisogni assistenziali in modo flessibile e modulare rispetto alle esigenze dell’anziano e della famiglia, con un notevole abbattimento dei costi e con la certezza che esistono risorse alternative di tipo residenziale in grado di sopperire agli eventi critici ed ai momenti di crisi."

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: semplificazione amministrativa e fusione dei comuni di ridotte diemnsioni



Proposta: semplificazione amministrativa con la fusione dei comuni di ridotte dimensioni.

Ragioni della proposta: nella nostra regione si trovano comuni di dimensioni ridotte o ridottissime (poche migliaia di abitanti) che non trovano alcuna giustificazione. Quasi tutti i compiti storicamente esercitati dai comuni sono stati accentrati in organizzazioni o società a livello superiore (per esempio servizi sociali, sanità, istruzione, servizi essenziali quali gestione delle acque, dell’energia della raccolta dei rifiuti, ecc.). Molti comuni si sono poi organizzati in associazioni, cui hanno delegato altre funzioni essenziali (per esempio la polizia municipale): i compiti rimasti ai comuni si sono quindi ulteriormente ridotti. L’istituzione di associazioni di comuni rappresenta un momento importante ed estremamente positivo, ma il fatto che si siano affiancate alle istituzioni tradizionali anziché sostituirle non consente di raccogliere tutti i vantaggi possibili. E’ indispensabile iniziare un vero e proprio progetto di fusione dei comuni.

Possibili vantaggi
Riduzione della spesa corrente e del personale oggi indispensabile per il mantenimento dei piccoli comuni. La fusione di comuni consentirà notevoli risparmi in quegli uffici necessari a garantire il corretto funzionamento della macchina comunale (per esempio ragioneria, segreteria, uffici tecnici ecc.) Tutte queste risorse, economiche ed umane, potrebbero essere spostate in tutte quelle che operano a diretto contatto con il pubblico, quali i servizi sociali, polizia, istruzione, sport, ecc.
Possibilità di selezionare personale di livello più alto. I comuni più grandi possono dotarsi di professionalità più importanti che non i comuni piccoli o piccolissimi.
Drastica riduzione del numero di amministratori. Il numero di sindaci, assessori, consiglieri comunali diminuirebbe fortemente. Ciò rappresenterebbe un’ulteriore riduzione dei costi, una semplificazione nell’organizzazione delle istituzione, una maggiore rapidità nelle decisioni. E’ probabile (o quantomeno auspicabile) che questa semplificazione porti a un innalzamento del livello degli amministratori.
Possibilità di accedere a capitali che consentano investimenti impegnativi, piuttosto che tanti microinvestimenti come avviene oggi nei piccoli comuni.

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: diritti civili e persone omosessuali



Proposte Diritti Civili e persone omosessuali

Unioni Civili
  • Considerato che tutte le forme di unioni civili sono ormai superate bisogna intraprendere una grande battaglia civile per arrivare in tempi brevi all'istituto del matrimonio tra persone dello sesso, facendo riferimento alla Civil Partnership inglesi.
Adozioni
  • Snellire le procedure burocratiche per le adozioni e la possibilità di poter adottare a tutti, coppie eterosessuali, coppie omosessuali e ai single.
Lotta all'omofobia
  • Fare approvare al più presto la legge giacente alla Camera dei Deputati, la cui relatrice è l'On Anna Paola Concia.
  • Tale legge si ritiene tra le più avanzate d'Europa.
Famiglie Omogenitoriali
  • Si stima che in Italia esistano circa 100.000 bambini con genitori omosessuali, da una recente ricerca è emerso che in Italia, il 4% dei gay e il 5% delle lesbiche con più di 40 anni hanno almeno un figlio.
  • Il fenomeno delle famiglie con genitori omosessuali, composte da figli nati da precedenti relazioni o con tecniche di fecondazione assistita praticate all’estero, è in continua crescita anche nel nostro Paese.
  • Per lo stato Italiano esistono solo il padre o la madre biologici, l'altra persona non esiste.
  • E' ora di legittimare una situazione che esiste ma non viene riconosciuta.
Lotta alle discriminazioni sessuali e di genere.
  • La nostra Regione, che è sempre stata all'avanguardia su questi temi, ultimamente è stata superata da altre, come ad esempio Toscane e Puglia, che prevedono ad esempio un contributo per le cure ormonali alle persone transessuali.
  • La Regione Emilia Romagna assieme al PD deve riprendere questi temi, negli ultimi tempitralasciati, in modo da tornare ada avere un ruolo centrale e trainante nelle proposte politiche sui temi dei diritti civili.
  • La Direttiva sull’Uguaglianza razziale (2000/43/EC) e sul Lavoro (2000/78/EC) sono state approvate dall’Unione europea per proteggere i cittadini contro ogni forma di discriminazione. Nel 2007 la Commissione europea ha finanziato la preparazione e la pubblicazione del report “Sviluppare le leggi antidiscriminatorie in Europa” che analizza e confronta le leggi in 25 stati dell’Unione europea, indagando quanto la realtà dei fatti contrasti con le Direttive.
  • I campi di discriminazione- Le direttive prevedono i seguenti settori di discriminazione: razziale o etnica, religiosa, per orientamento sessuale, disabilità e anzianità.
  • Bisogna approvare al più presto la legge Regionale antidiscriminazioni giacente da tempo presso il dipartimento delle pari opportun

Proposte di Modena per il programma di Thomas Casadei: ambiente e salute


Lo sviluppo dei due termini “ambiente e salute” sarà fondamentale per coniugare i contenuti di conoscenza integrata per realizzare un patrimonio comune come strumento di condivisione tra istituzioni e cittadini.In altre parole creare un “Patto di fiducia tra cittadini e istituzioni” per uno sviluppo che abbia come obiettivi la Salute, la Sostenibilità e l’Equità.
In particolare su due temi in corso di definizione nella regione Emilia-Romagna questo tema potrebbe esere applicato:
-Piano di Azione Ambientale già approvato, ma che potrebbe essere aggiornato seconto quanto proposto
-PLR su Vas (valutazione ambientale strategica) in attesa di approvazione

martedì 25 agosto 2009

Verbale INCONTRO MOZIONE MARINO PER LA DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA DEL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA REGIONALE PD, CASADEI Modena, 24 Agosto 2009


Erano presenti 23 persone.

Tutti i presenti hanno manifestato la loro intenzione a voler partecipare con proposte al programma del candidato Casadei, perché questo è uno dei compiti principali del partito valorizzare ed organizzare la tensione per il bene comune in idee.
Tale passione deve però animare anche i rappresentanti di partito che quindi non devono puntare al prestigio personale fine a sé stesso
La raccolta di queste idee quindi non è finalizzata alla costituzione di un gruppo di pressione (ovvero corrente di partito), ma una mozione ideale verso obiettivi comuni.

Sono quindi state presentate 5 proposte che verranno postate nel Bolg di Modena per Marino.

Tutti i presenti cercheranno di dare il proprio contributo commentando e/o sviluppando quelle idee iniziali

Sono poi state introdotte altri temi: riassetto (semplificazione) istituzionale, invecchiamento della popolazione, sistema pensionistico, ambiente, mobilità, lavoro (disoccupazione over 45).
Anche su questi temi sul Blog della Mozione per Modena verranno raccolti i contributi che poi verranno sottoposti al candidato Casadei in occasione dell’incontro del 28 Agosto. Il candidato organizzerà e selezionerà tali proposte nel suo programma che verrà presentato il 7 Settembre

domenica 23 agosto 2009

Rompere il silenzio


Quanto accaduto ieri a Roma, mi riferisco all’aggressione dei due ragazzi gay all’uscita dal Gay Village, è di una gravità inaudita. Così come inaudito è il nostro silenzio.
In un momento in cui l'indignazione deve invece salirci dalla gola, soffocare le lacrime di sgomento, per reagire.

Raccolgo, quindi, l’appello di Paola Concia: su queste tematiche che coinvolgono da vicino la nostra felicità, la nostra libertà, il nostro senso di democrazia dobbiamo rompere il silenzio.

Non si tratta di dare un segno di solidarietà (a quella ci ha pensato già il sindaco Alemanno), ma di provare indignazione e reagire pubblicamente con le nostre proposte concrete.
E se il PD che di suo ha eliminato dal programma della festa nazionale le tematiche lgbt, e se il PD che di suo non è intervenuto sul caso in questione, lo faccia Marino.

Se il PD non è ancora maturo, adulto per reagire, la mozione Marino invece proprio su questi temi che ci distinguono, deve dare il suo apporto.

Abbiamo un programma di mozione in questo chiarissimo.

La mozione Marino, lo stesso Ignazio Marino deve uscire pubblicamente sul caso, perché è sconcertante il silenzio del PD: se un ragazzo è in fin di vita è anche colpa delle nostre ipocrisie.

E’ stato pugnalato per un bacio? E’ stato pugnalato da un pregiudicato alle quattro di notte, in un posto appartato, dove sarebbe meglio che tutti se ne stessero già in casa perché sennò può capitare?
No. E’ stato pugnalato da chi ancora non gli ha garantito una legislazione contro l’omofobia che faccia cultura tra la gente, da chi ancora non gli ha garantito una legge che riconosca gli stessi diritti alle coppie gay e lesbiche: per cui se cammino col mio ragazzo mano nella mano posso anche rischiare di morire perché, a partire dalle istituzioni e dallo stesso PD, nessuno sta spiegando a tutte le donne e gli uomini di questo paese che se sono gay, sono COME GLI ALTRI.

Se questo silenzio nasce dalla paura di essere presi per gente che vuole strumentalizzare un caso vuol dire che non abbiamo la coscienza pulita, nemmeno noi. Ma così non può essere perché abbiamo temi forti al centro del nostro programma, che se permettete io – come altri - ho scelto non tanto per vincere un congresso, ma per la speranza - di cui Marino ci ha sempre parlato - che anche da noi nasca la possibilità di cambiare questa società.

Quindi rompiamo il silenzio.
In attesa che questo silenzio venga rotto,

Roberto Maldini
Coordinatore Rete Rimini per Marino

sabato 22 agosto 2009

I video della presentazione della Mozione Marino a Rimini con Pippo Civati


La presentazione della Mozione Marino a Rimini il 3 agosto. Bello e informale il luogo scelto, assolutamente ben fatti i video.
Ottimi gli oratori. Tra gli altri Pippo Civati.
Bravissimi i ragazzi della Rete di Rimini per Ignazio Marino!













mercoledì 19 agosto 2009

Incontro del 24 agosto alle 21.00


Cari amici,
vi ricordiamo l'incontro del 24 Agosto alle ore 21.00 presso la sede PD di Modena Via Divisione Aqui di cui vi abbiamo già detto il 9 Agosto.

Siete caldamente (con queste temperature non è difficile...) invitati a partecipare.

L'OdG sarà

  • proposte per il programma
  • inziative di comunicazione di Modena per Marino
  • Preparazione incontro di coordinamento regionale del 28 agosto.

Ciao a tutti

lunedì 17 agosto 2009

Il video della presentazione di Thomas Casadei l'11 agosto alla Festa Democratica di San Prospero


Ecco finalmente il filmato del discorso di Thomas Casadei l'11 agosto alla Festa Democratica di San Prospero (Mo), con cui saluta iscritti e simpatizzanti intervenuti. Thomas parla nell'area spettacoli, o nella balera che dir si voglia, prima del liscio. Perchè i luoghi contano.

domenica 16 agosto 2009

L'intervento di Thomas Casadei a Fanano il 13 agosto in occasione del confronto con Mariangela Bastico e Stefano Bonaccini




Ecco la sequenza completa dei filmati del bell’intervento di Thomas Casadei a Fanano(Mo) il 13 agosto in occasione del confronto pubblico delle tre mozioni con Mariangela Bastico e Stefano Bonaccini.

















venerdì 14 agosto 2009

Il primo confronto tra Thomas Casadei, Mariangela Bastico e Stefano Bonaccini a Fanano giovedì 13 agosto




Bella serata di politica ieri sera giovedì 13 agosto a Fanano nell’ambito della Festa Democratica. Alle 18.30 è andato in scena il primo confronto pubblico fra le tre mozioni congressuali e i candidati alla segreteria regionale del PD: Mariangela Bastico, Stefano Bonaccini e Thomas Casadei.

Ha aperto il dibattito Elisabetta Turchi, segretaria del PD di Fanano, ottima padrona di casa, salutando i presenti.

Parla per prima Mariangela Bastico che si dice felice che questo che si profila sarà un congresso vero che può servire al PD per fare delle scelte importanti. Si dice che Franceschini rappresenti l’opzione migliore per il futuro del PD e contraria alla logica che vorrebbe Bersani segretario perché proveniente dai DS. Sottolinea i meriti di Franceschini che ha avuto solo cinque mesi ed è riuscito a tenere le posizioni del PD in un momento difficilissimo e che fa ben sperare per il futuro. Aggiunge tra gli elementi positivi: la posizione di Franceschini per la laicità sul caso Englaro e l’entrata del PD nel PSE. Invece, dice, Bersani sarebbe una scelta dovuta a nostalgia del partito passato.
Afferma che la sua è una candidatura di servizio al partito, non un trampolino di lancio per lei che ha già avuto una carriera lunga e straordinaria. Anche una candidatura femminile importante per il PD. Segnala le difficoltà presenti del PD che ha perso 1/3 degli elettori in Italia e 1/4 in Emilia Romagna. Occorre a suo avviso parlare dei temi fondamentali per il paese e uscire dalla crisi all’avanti come Obama: non finanza ma giovani e lavoro.
Lancia il suo slogan: tutti e non uno di meno. No all’esclusione.
Un buon pubblico presente apprezza e applaude.

Per secondo interviene Stefano Bonaccini che esordisce facendo i complimenti al PD di Fanano per l’importante vittoria alle amministrative dopo 10 anni di opposizione e per la bella Festa. Fa tre premesse. Primo: chiunque vinca si resta tutti nel PD. Dice di provenire da una tradizione che antepone la ditta, il PD, a ciascuno. Vuole parlare dei fatti e non delle persone, avendo lo sguardo sul Paese. Secondo: due anni per fare il PD. No al ritorno ai DS. Non si torna indietro. Futuro e non passato. Senza PD non c’è futuro per il centrosinistra e alternativa alla Destra. Il PD deve essere meglio, più simile al PD modenese dove non ci sono stati contrasti intestini sulle persone. Terzo: la crisi economica. La Destra alle amministrative/europee non ha sfondato. L’hanno votata <1/3 degli italiani. 1/3 non è andato a votare. Un grave segnale per chi come lui crede nella funzione della politica e dei parlamenti. Occorre tagliare i costi della politica: meno rappresentanti. Lamenta che non c’è un progetto in campo per il centrosinistra. 4 milioni di voti persi dal PD. Ci sono molte cose da correggere: basta con le risse nel PD. Un PD che deve essere laico e plurale dove si discute e si vota sui temi e soluzione dei problemi non solo su regolamenti e statuti che non interessano alla gente. Afferma che serve una linea di partito su economia e altri temi, anche attraverso una discussione aspra. E serve un’identità definita: no al partito post-identitario, post-ideologico. Occorre dire chi sei e dove vuoi andare. Sostiene che sul radicamento non ci siamo, ci sono regioni senza circoli. Dice sì alle primarie per tutte le cariche monocratiche e anche per scegliere i parlamentari ma vuole l’albo degli elettori del PD. No elettori del centrodestra alle primarie. E poi un partito più in mezzo alla gente, più sul tema del lavoro dove la Lega è stata più brava. Il pubblico presente apprezza e applaude.

Per terzo parla Thomas Casadei. Dice che al PD servono meno parole e più gesti simbolici. Si augura di poter dialogare con gli altri candidati sui temi al congresso. Non gli interessano le casacche. Vuole un PD che possa attrarre non solo iscritti e simpatizzanti. Il PD deve rideterminare l’agenda politica. Spiega che ci sono tratti comuni nel PD che ne fanno un soggetto collettivo. Dice che la sua candidatura è stata una scelta difficile e integra quella della Bastico e di Bonaccini. I loro sono percorsi diversi tutti nel PD. La Bastico ha un grande percorso istituzionale, Bonaccini un grande percorso organizzativo a Modena. Il suo vuole essere un altro contributo, un altro punto di vista. E’ un democratico di base. Precario dell’Università da 10 anni lavora a Modena e vive a Forlì, collabora con la casa editrice diabasis. E’ una persona come tante. Appartiene alla generazione 1000 euro, una generazione che fa fatica a trovare spazio. Il PD non ha affrontato i problemi della società. Servono risposte vere. Servono concretezza e vicinanza ai problemi veri delle persone. Sottolinea come Ignazio Marino sia un chirurgo e lui un cittadino precario e pendolare. Entrambe queste candidature vogliono dare un contributo per una discussione vera ma è difficile riuscire a far conoscere le proposte. Serve un partito che parli alla società con tre specificità. Primo: la discussione interna venga accompagnata da una discussione esterna. La sua idea del partito non è né il partito leggero né quello pesante è il partito presente. Servono risposte celeri. Occorre parlare alle persone e usare anche altri linguaggi per evitare i monologhi senza interlocutori. Sono importanti allora le nuove tecnologie e l’alfabetizzazione informatica. Bene l’elenco degli iscritti però i circoli devono essere più aperti. Dare spazio anche alle associazioni che possano riunirsi nei circoli. I circoli devono stare aperti di più e fungere da raccordo tra giovani e vecchi. Secondo: Individuare nuovi scenari. Ad esempio per la crisi economica l’ambiente e la ricerca in Emilia Romagna può diventare un motore dell’economia. E’ una grande sfida. Terzo: serve una grande campagna di gesti simbolici per riavvicinare le persone. La laicità, le buone prassi da pubblicizzare, parole chiare su inizio vita e fine vita, le quote per genere, le unioni civili sono alcuni esempi. Thomas Casadei dice che bisogna dare nuove speranze per rispondere alle vecchie paure. Lo slogan dovrebbe essere: non uno di meno ma tanti di più dopo il congresso. Il pubblico apprezza e applaude.

Parte il giro delle domande dal pubblico. I temi emersi sono: la questione morale e le alleanze. Sulla questione morale tutti e tre i candidati sostengono che è bene essere sempre vigili e lasciare lavorare la magistratuta. Thomas Casadei aggiunge che occorre rendicontare quel che si fa, ascoltare ed essere più umili. Più vicini e presenti alle persone. Con dirigenti non a vita. Ci vuole più trasparenza per avere dirigenti credibili. Occorre fare luce sui piccoli conflitti di interesse che ci sono nel PD. Per essere trasparenti, vicini, incisivi.

Sulle alleanze. Comincia Bonaccini che dice che non vogliono fatte a tavolino. Vuole una forza di opposizione che dica cosa pensa. No all’autosufficienza. Serve un’alleanza con il programma al centro. Le primarie sarebbero da fare aperte a tutta l’alleanza. Occorre ripartire dalla capacità espansiva dell’Ulivo. Applausi.

Bonaccini saluta e se ne va. Deve raggiungere Bibbiano dove lo attendono per un intervista. Il pubblico lo saluta con un applauso.
Restano la Bastico e Casadei.

Prosegue la Bastico che parla della vocazione maggioritaria intesa come un partito ad ampia rappresentatività. L’idea di Bersani di alleanze decise a livello nazionale per tutti i territori è impraticabile e negativa. Le alleanze si devono costruire su base territoriale. Servono buone alleanze e stabili, costituite passo passo. Si alle primarie per il segretario nazionale, per il segretario regionale, per le cariche monocratiche, per i consiglieri regionali. Applausi.

Thomas Casadei dice che le alleanze andranno definite territorio per territorio sulla base del programma e del profilo che il partito sarà riuscito a darsi, punto che ora è prioritario. Darsi un profilo credibile. Applausi.

Il moderatore fa l’ultima domanda sulle proposte per Fanano e i territori di montagna.
Comincia la Bastico parlando dell’importanza di avere un’economia più verde. Per quel che riguarda la montagna ciò vuol dire valorizzazione dei paesaggi e delle produzioni locali. Occorre anche offrire più servizi alle persone che vivono in montagna e contrastare la Gelmini che vuol chiudere le scuole di montagna.
Casadei spiega che la mozione Marino adotta un metodo diverso e che il programma sarà disponibile la prima settimana di settembre. Ci sono le linee guida ma il programma verrà scritto da più persone. Tante persone in un unico progetto coerente con le linee guida. Segnala solo due temi in più importanti anche per le zone montane della sua provincia, Forlì, il divario digitale in montagna da ridurre per accorciare le distanze e snellire le pratiche amministrative attraverso internet.

Il confronto finisce, il pubblico apprezza e va a complimentarsi con i candidati. C’è la soddisfazione di aver assistito a un confronto chiaro e corretto sui temi e le proposte nel rispetto dei diversi punti di vista.

Restiamo a cena alla festa, allo stesso tavolo dei sostenitori di Mariangela Bastico. Peccato non abbia potuto restare anche Bonaccini.
La conversazione è piacevole, si ha l’esatta percezione che aldilà delle differenze siamo tutti nello stesso partito, il PD.
Elisabetta Turchi è un eccellente ospite.
A fine serata ci salutiamo cordialmente con la speranza di ritrovarci presto per altri confronti pubblici.

Thomas domani 14 agosto è in provincia di Imola per tre iniziative di fila, noi da domani ricominciamo ad organizzare gli appuntamenti della campagna della mozione e a raccogliere le proposte della provincia di Modena per il programma per l’Emilia Romagna di Thomas Casadei.

mercoledì 12 agosto 2009

Ieri sera a San Prospero per sentire Thomas Casadei

San Prospero sera di martedì 11 agosto 2009 alle 21 Thomas Casadei ha incontrato i volontari ed i partecipanti alla Festa Democratica ed è intervienuto per un saluto ed illustrare le sue proposte per il Partito democratico e idee per l'Emilia Romagna in vista del congresso.
Ecco un’ottima sintesi delle cose dette a cura di Gianni Suzzi.

“Thomas Casadei dice che il congresso PD deve essere un momento di confronto fra tre mozioni non diverse ma diversificate e da questo congresso deve uscire una linea comune che ci porti ad agire in attacco e non in difesa come è successo negli ultimi tempi. Dobbiamo allargare i nostri consensi al di fuori della cerchia di persone che ci hanno sempre votato.
Dobbiamo sapere parlare a tutte le generazioni, rispondendo alle necessità della gente essendo presenti nella società, rappresentando una speranza collettiva verso coloro che non si riconoscono nella politica separatista di chi ci sta governando, verso coloro precari e pensionati che non riescono più a vivere con i pochi euro mensilmente a loro disposizione.
Ha concluso auspicando che feste del Pd come questa possano continuare anche in futuro aggregando un volontariato sia laico che cristiano e questo può essere reso possibile con un PD più forte e più presente.”

Ha parlato nell’arena spettacoli, prima del liscio, con la brevità e precisione che gli sono solite. E’ in posti come questo, la Festa del PD di San Prospero, che è possibile entrare in contatto con il PD in carne e ossa, i volontari della Festa e i simpatizzanti. Ed è da posti come questo che è forse possibile l’inizio di una riscossa del PD.
Al termine del breve discorso è seguito un giro degli stand per salature i volontari impegnati nella Festa.

A fine serata davanti a un caffè e a un bicchiere di vino Thomas ha ascoltato idee, suggerimenti, impressioni e lagnanze di iscritti e sostenitori del PD. Colpisce la voglia dei democratici di raccontare la propria esperienza, le cose che proprio non vanno e i tentativi per rivitalizzare il PD. Per viverlo davvero come dice Ignazio Marino.

C’è chi racconta dei cineforum e della creatività messa in campo per avvicinare giovani e delusi; chi racconta dello scarso utilizzo dei circoli per fare iniziative durante l’anno; chi ha la sua idea sui mali del PD e chi ha già un’idea per il congresso ma è curioso di sapere cosa pensa il candidato della mozione Marino riguardo molti temi.
Thomas ascolta tutto e risponde puntuale, senza divagazioni, spiegando la sua visione del PD e delle cose da fare in Emilia Romagna.
Resta a fine serata la sensazione di aver speso bene una serata parlando del PD e della politica con tanti che hanno idee e punti di vista anche diversi ma molta voglia di discuterne.

Il tour di Thomas Casadei prosegue veloce e frenetico oggi 12 agosto a Bertinoro (Fo) e domani 13 agosto nuovamente in Provincia di Modena, a Fanano, per il confronto delle tre mozioni con Mariangela Bastico e Stefano Bonaccini, da non perdere.

Thomas Casadei a Fanano per il confronto tra le tre mozioni con la Bastico e Bonaccini, domani alle 18.30


L’appuntamento è per domani sera alle 18.30 al Palaghiaccio
con Mariangela Bastico, Stefano Bonaccini e Thomas Casadei
Saranno Mariangela Bastico, Stefano Bonaccini e Thomas Casadei i protagonisti dell’incontro dibattito che domani, giovedì 13 agosto, aprirà la Festa del Partito democratico al Palaghiaccio di Fanano. Tema della serata le tre mozioni – Bersani, Franceschini e Marino – che si confronteranno al congresso del Partito democratico. I rappresentanti delle mozioni congressuali saranno intervistati dal giornalista Giancarlo Cappellini. Appuntamento alle ore ore 18.30.
Non mancate!

lunedì 10 agosto 2009

Comunicato stampa: Thomas Casadei alla Festa di San Prospero l'11/08/09


Il candidato alla segreteria regionale del Pd parteciperà a un'iniziativa organizzata per domani,11 agosto alle 21.

Thomas Casadei, candidato alla segreteria regionale del Pd per la mozione Ignazio Marano, sarà alla Festa del PD intercomunale di San Prospero, domani sera, martedì 11 agosto, per incontrare i volontari ed i partecipanti alla Festa. Alle 21 Casadei interverrà per un saluto ed illustrare le sue proposte sul Partito democratico, il congresso e idee per l'Emilia Romagna.

http://modenapermarino.blogspot.com

modenapermarino@pdmodena.it

Scanavini Ivan 347 2242072

domenica 9 agosto 2009

Il Programma di Thomas Casadei: come raccogliere le priorità e le proposte della provincia di Modena per il programma regionale della mozione Marino

Subj: Priorità della provincia di Modena per le proposte di programma del candidato segretario PD, Regione ER, per la mozione Marino

Come avrete probabilmente letto nel resoconto dell’incontro del 6 Ago del Coordinamento Regionale entro il 31 Agosto i coordinamenti provinciali dovranno raccogliere alcune proposte da inserire nel programma del candidato segretario Thomas Casadei. Il candidato, a sua volta, selezionerà ed organizzerà tali proposte nel suo programma da presentare entro il 7 Settembre

Visto che siamo nel mese di Agosto e che comunque internet è per lo più a accessibile a tutti, vi chiediamo di:
  1. Specificare 2-3 titoli di temi prioritari da inserire nel programma
  2. Argomentare tali scelte nel modo più dettagliato e convincente possibile
  3. Focalizzare l’attenzione su temi di pertinenza provinciale o quanto meno regionale.
Tali proposte dovranno essere inviate a: modenapermarino@pdmodena.it

Per discutere tali proposte vi proponiamo di vederci il 24.8.09 alle ore 21 presso la Federazione Pd di Modena, Via Divisione Acqui, 124

Resoconto sommario riunione coordinamento regionale Marino Emilia-Romagna

Il coordinamento, presieduto da Sandro Gozi, si è riunito il 6 agosto a Bologna. Era presente il candidato alla segreteria regionale Thomas Casadei e rappresentanti di tutte le province e comprensori della regione.
Sono state esaminate tutte le questioni all'ordine del giorno e prese le seguenti decisioni:

1. Entro il 31 agosto, i coordinatori provinciali e comprensoriali dovranno inviare a S.Gozi e T. Casadei un documento con le priorità politiche di ogni territorio, che serviranno al candidato regionale per adattare la mozione nazionale alle realtà territoriali, in vista della presentazione della mozione regionale da depositare, in base al regolamento congressuale, entro il 7 settembre.

a) in parallelo, in vista del 25 ottobre e delle attività da organizzare per il dibattito sulle elezioni regionali del 2010, verrà avviato, previa discussione più dettagliata alla riunione del 28 agosto, il percorso delineato da Luca Foresti, salvo per gli aspetti di comunicazione politica, che non ricadono nell'elaborazione del programma e sono di competenza del coordinatore regionale e del candidato alla segreteria. Il coordinatore regionale e il candidato alla segreteria fanno parte del gruppo di lavoro del programma.

b) a tal fine, i coordinatori territoriali raccoglieranno e invieranno al coordinamento regionale i cv di tutti coloro che dimostrino di avere competenze specifiche e manifestino la propria disponibilità a contriuire.

2. Sono state comunicate le date degli eventi già programmati di Ignazio Marino, Thomas Casadei e Sandro Gozi. Le richieste ulteriori di presenze di Marino e di membri del comitato nazionale andranno indirizzate a S. Gozi.

Date Marino:

- 31 ago 21h00 Modena
- 6 sett 17h00 - 19h00 Cesena (evento per la Romagna - i coordinatori di Ces - Fo - Rn - Ra e Imo sono invitati a coordinarsi e co-organizzare: referente Ciotti)
- 8 sett 21h00 Reggio Emilia
- 12 sett. 19h00 Bologna

Thomas Casadei comunicherà in modo dettagliato la sua agenda a tutti i coordinatori.
Thomas ha anche informato il comitato della disponibilità a partecipare a eventi a sostegno della mozione di Ivano Marescotti, Vincenzo Balzani, Roberto Balzani e Patrizia Dogliani.
Date Casadei comunicate alla riunione:

12 ago Panighina
13 ago Fanano
14 ago Imola
21 ago Conselice
22 ago Bellaria
23 ago Reggio-Emilia
26 ago Monticelli
6 sett Reggio Emilia

Date Gozi

23 ago (per info): dibattito con Pannella su radio radicale 17 - 19
27 ago: dibattito con Bindi/Fassino festa PD Riccione 21h00
5 sett: dibattito con rappresentanti altre mozioni festa PD Cesenatico 18h00
5 sett: presentazione mozione a Mordano 21h00
9 sett: dibattito con Follini e rappresentante Franceschini festa PD Modena
Eventi concordati in date ancora da decidere a Ravenna e Forlì.


a) su richiesta di vari coordinatori, è stato deciso che ogni coordinamento territoriale organizzerà un incontro in duplice formato per presentare la mozione nazionale Marino con il coordinatore regionale e, ove consentito dalla sua agenda, il candidato a segretario regionale. La prima parte è riservata ai membri del coordinamento, per discutere questoni politiche e organizzative di fondo. La seconda consiste in un incontro pubblico per presentare la mozione nazionale. I coordinatori sono invitati a proporre delle date al coordinatore regionale.

b) il sito del comitato regionale dovrà informare delle date e degli eventi su tutto il territorio.

3. Tutti i coordinatori sono invitati a pretendere pari dignità per i 3 candidati nelle commissioni di garanzia. T. Casadei dovrà partecipare a tutti i dibattiti in cui siano già previsti gli altri due candidati regionali.

4. T. Casadei contatterà Rodotà per possible sua conferenza stampa di sostegno alla Mozione Marino in occasione della presenza di Rodotà al festival del diritto di Piacenza, 23 - 27 sett.

5. Ogni coordinamento provinciale dovrà organizzare il proprio autofinanziamento.

6. Il coordinamento di Rimini proporrà al coordinatore regionale ipotesi di eventi da organizzare in parallelo al Meeting di Rimini. Davide Roncuzzi prenderà contatti con Meeting e CDO per eventuale partecipazione al Meeting o incontro con CDO. Christian Torri prenderà contatti con i Radicali. Contatti simili potranno venire presi con le altre forze laiche, repubblicani, socialisti, sinistra e libertà, in vista di incontri con candidato e coordinatore prima del 25 ottobre. I coordinatorisono ugualmente invitati a contattare gli eco-dem dei loro territori, in contatto con Paolo Serra. Sandra Carli Balolla presenterà proposte per evento regionale sulle donne.

7. La comunicazione politica territoriale impegnativa per la mozione Marino e la mozione Casadei va previamente discussa con S. Gozi e T. Casadei. La comunicazione della mozione Marino regionale va veicolata attraverso l'ufficio stampa regionale.

8. Le nomine del coordinatore regionale e del segretario regionale riguardano il loro staff. Il coordinatore regionale ha già designato l responsabili del programma, dell'organizazione, il referenti per i circoli e l'ufficio stampa. Verrà valutata la possibilità di nominare un referente regionale delle attività sulla rete, in contatto con i singoli territori, su proposta di Paolo Lariola.
Il gruppo dei coordinatori provinciali e comprensiorali si riunisce regolarmente per discutere gli aspetti politici e oganizzativi generali.

9. Il coordinatore regionale invierà a tutti i coordinamenti bozza di volantino elaborato da Thomas, in cui dovranno figurare i recapiti dei singoli coordinamenti locali, del coordinatore regionale, dell'ufficio stampa regionale e del candidato regionale.

10. Annalisa Cappellini prenderà contatti con le altre due mozioni per verificare il loro interesse ad organizzare evento pubblico su PD e centrosinistra in Europa e negli Stati-Uniti con ospiti americani, francesi e inglesi.

11. Paolo Serra terrà regolarmente informati sugli aspetti regolamentari e statutari, e i relativi adempimenti.

Sandro Gozi

coordinatore regionale
responsabile nazionale rapporti politici Mozione Marino

sabato 8 agosto 2009

THOMAS CASADEI, IL CANDIDATO PENDOLARE, IN STAZIONE A FORLI'


Ecco i filmati dellla conferenza stampa di presentazione della candidatura di Thomas Casadei, il “candidato pendolare”, a segretario regionale del PD per la mozione Marino a Forlì il 07/08/09, in stazione.

Presentazione chiara, breve e precisa in cui Thomas parla di sé e della mozione Marino in Emilia Romagna e dei tanti cittadini che la sostengono. Domande franche e risposte dirette.



venerdì 7 agosto 2009

IDEE, SUGGERIMENTI E CRITICHE AL PROGRAMMA DI THOMAS CASADEI

Se volete partecipare alla scrittura del programma di Thomas Casadei, è già possibile inviando il vostro contributo a questo indirizzo: Idee, suggerimenti e critiche al programma della mozione Casadei
E' possibile scegliere tra molti argomenti in base all'area di maggiore interesse.
Il team del programma della mozione Casadei ringrazia tutti per l'aiuto a raccolgiere buone idee e metterle in pratica in Emilia Romagna.

giovedì 6 agosto 2009

LA MOZIONE IN ESTREMA SINTESI


Ecco la mozione Marino nell'ottima sintesi di Jacopo Lanzoni ed Elena Bacchilega con un profilo di Thomas Casadei.


VIVI IL PD, CAMBIA L’ITALIA IGNAZIO MARINO SEGRETARIO
Centra
Sostengono la mozione: Claudio Burlando, Rosa Villecco Calipari, Felice Casson, Pippo Civati, Paola Concia, Paolo Flores d’Arcais, Sandro Gozi, Maurizio Maggiani, Michele Meta, Piergiorgio Odifreddi, Lidia Ravera, Ivan Scalfarotto, Marta Vincenzi

APERTURA, CORAGGIO, MERITO, PROTEZIONE, LIBERTÀ PER LA NOSTRA REGIONE, PER IL NOSTRO PAESE.

APERTURA: progettare un Paese più moderno, più trasparente e più equo.
CORAGGIO: non avere paura del mondo che cambia, ma governare il cambiamento.
MERITO: valorizzare i talenti e le capacità individuali.
PROTEZIONE: costruire uno stato che si prende cura dei propri cittadini.
LIBERTÀ: garantire i diritti civili e le libertà di informazione e comunicazione.


Ecco le priorità di Ignazio Marino:
- Politica ed economia contro la crisi: come ripensare il nostro modello economico-sociale? Correggiamo gli squilibri economici; spezziamo i legami tra credito e politica; mettiamo al centro le persone; affermiamo il ruolo dell’industria italiana nel mondo; investiamo nella ricerca, nella tecnologia e nelle energie rinnovabili.
- Un patto tra generazioni per un partito del lavoro: qual è il futuro che vogliamo? Dignità e valore al lavoro, parità tra uomini e donne, valorizzazione di meriti e talenti. Per i giovani, vogliamo garantire più flessibilità e meno precarietà, istituire un contratto individuale di lavoro unico, a tempo indeterminato, con salario minimo garantito. Per le imprese, abbassare i costi contrattuali. Per i lavoratori, affermare il principio della flexsecurity e innalzare l’età pensionabile, aiutando le donne a conciliare il lavoro e la famiglia.
- Rigore ed equilibrio, il nostro fisco: quali sono i principi di uno Stato etico? Combattere l’evasione fiscale, revisionare la tassazione delle rendite finanziarie, aiutare il mondo dell’impresa e delle professioni colpito dalla crisi.
- Per un’Europa forte: come portare l’Europa in Italia? Lavorare per un’Europa più forte significa garantirsi più possibilità di superare la crisi, più efficienza nel gestire le emergenze e più credibilità nello scenario globale.
- Città, territori, sviluppo sostenibile e innovazione: come valorizzare la politica dei territori? Mettiamo in rete i livelli di governo per aumentare l’efficienza dell’amministrazione pubblica, per aumentare il dialogo con i cittadini e per ascoltare di più le loro esigenze.
- Immigrazione: programmazione, regole e integrazione: chi dice che immigrato vuol dire clandestino? Regolare l’accoglienza e favorire l’integrazione significa combattere l’illegalità e lo sfruttamento delle persone che arrivano nel nostro Paese per lavorare e per studiare.
- La nuova energia dell’ambiente: come convertire l’Italia alle nuove energie? Riduciamo le emissioni, aumentiamo l’efficienza energetica, impariamo a gestire il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti, valorizziamo i comportamenti virtuosi, promuoviamo il trasporto su rotaia, investiamo nella tecnologia solare ed eolica, scoraggiamo il «vecchio» nucleare e promuoviamo la ricerca.
- La salute di tutti: come mettere la sanità al servizio delle persone? L’Italia deve tornare a investire nell’assistenza ospedaliera, garantire pari dignità e regole condivise a strutture pubbliche e private nell’interesse dei cittadini , ridefinire i criteri di selezione degli amministratori e dei professionisti e garantire la dignità delle persone in tutte le fasi della vita.
- Certi, garantiti e sicuri: la giustizia e noi: è possibile una giustizia più veloce ed efficiente? Servono una magistratura autonoma e indipendente, più mezzi e risorse, meno sprechi, un’efficace valutazione del personale e più eguaglianza tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione.
- La casa prima di tutto: come realizzare una nuova politica abitativa? Riforma del mercato degli affitti, piano per l’edilizia sociale in funzione delle esigenze del territorio.
- La scuola e la mobilità sociale: come migliorare la scuola? La scuola migliore non è quella che boccia di più, ma quella che garantisce la possibilità di eccellere anche ai ragazzi svantaggiati dal punto di vista sociale ed economico. È necessario ridefinire gli obiettivi, garantire autonomia e risorse alle scuole e agli insegnanti, imparare a valutare in modo efficace i risultati del nostro sistema scolastico.
- L’Italia che ricerca: come si può pensare un futuro senza ricerca? Vogliamo aumentare i fondi per valorizzare il merito e le eccellenze, adottare criteri di valutazione trasparenti e potenziare la qualità dell’insegnamento universitario.
- Il Paese della cultura: come non investire su una nostra risorsa primaria? La qualità della nostra vita dipende dalla cultura: il teatro, il cinema, la musica e i libri vanno sostenuti e messi alla portata di tutti.
- Liberi e informati: si può continuare a convivere con il conflitto di interessi? Vent’anni di conflitto di interessi hanno reso l’Italia un Paese rassegnato e apatico. Vogliamo un’informazione libera e plurale, un mercato televisivo con regole più trasparenti e la possibilità per tutti di accedere alla rete.
- Standard europei per laicità e diritti: come vivere senza diritti? La coscienza delle persone è arrivata più avanti delle leggi dello Stato: le leggi sul Testamento Biologico, sulle unioni civili e sull’adozione, e quelle contro le discriminazioni e l’omofobia servono a migliorare la vita delle persone.
- Tra Nord e Sud: ancora differenze tra nord e sud? Un nuovo patto per promuovere lo sviluppo, favorire una distribuzione più equa delle risorse e ridurre le differenze tra il Nord e il Sud dell’Italia, liberando il Paese dal controllo della criminalità organizzata.
- Una nuova politica, una nuova amministrazione: a chi piace questa legge elettorale? Noi vogliamo riformarla in senso maggioritario e uninominale, semplificare il sistema delle autonomie locali e ridurre i costi della politica, per sostenere i Comuni e innovare la Pubblica Amministrazione.

THOMAS CASADEI, candidato segretario regionale PD per la mozione Marino: Thomas Casadei, 33 anni, forlivese, è coniugato e ha una figlia. Dopo la Laurea in Lettere e Filosofia ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filosofia politica e attualmente è ricercatore assegnista in Filosofia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ulivista dal 1995, si è iscritto al PDS nel 1997 con posizioni vicine alla cultura del socialismo liberale e radicale. Negli anni 2005-2006 è stato il responsabile dell’Area di Lavoro ‘Cultura, Scuola, Università’ dei DS di Forlì; in seguito, dal settembre 2007 al settembre 2008 è stato componente dell’Ufficio di Segreteria e responsabile dell’Area di Lavoro ‘Formazione politica’. Iscritto al Pd fin dalla sua nascita con le primarie (è stato candidato nella lista “Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro”), è attualmente componente della Assemblea e della Direzione territoriale e coordinatore dell’Area di Lavoro ‘Cultura e Formazione politica’.

A cura di Jacopo Lanzoni ed Elena Bacchilega