domenica 13 dicembre 2009

Sì a più diritti per tutti i cittadini, sì all'art. 42


Nella disputa che ha opposto il cardinal Caffarra, arcivescovo di Bologna, e i legislatori della regione Emilia Romagna, noi sosteniamo con decisione questi ultimi. L’articolo 42 della legge finanziaria dell’Emilia Romagna è un’importante norma antidiscriminatoria e testimonia una volta di più che l’Emilia Romagna è una regione guida in Italia nell’impegno per la parità dei diritti.
Ricordiamo che l’Emilia Romagna, recita l’art. 42, “riconosce a tutti i cittadini di Stati appartenenti all’Unione europea il diritto ad accedere ai servizi pubblici e privati in condizioni di parità di trattamento e senza discriminazione, diretta o indiretta, di razza sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”.
A noi pare sbagliato l’approccio del cardinal Caffarra che vuole proteggere la famiglia, limitando i diritti d’accesso ai servizi ai cittadini single e conviventi. Ci sembra una netta invasione di campo che sbaglia bersaglio prendendo di mira una norma di civiltà che estende a tutti i cittadini eguali diritti di accesso ai servizi del welfare regionale. Non si accenna in alcun modo, nell’articolo 42, alla definizione di famiglia che è stabilita dalla Costituzione e che è fuori dalla potestà legislativa della regione Emilia Romagna. Pertanto non crediamo che la crisi della famiglia tradizionale sia aggravata da un provvedimento che amplia i diritti delle persone, includendole ancor di più nel patto sociale. A questo proposito ha ragione Bonaccini quando dice che estendere i diritti rende la comunità più forte. E vorremmo aggiungere che a nostro avviso in politica quando si finge di non vedere un problema lo si nega.
Ci sono nuove articolazioni del vivere insieme che assomigliano molto alla famiglia tradizionale e che meritano un riconoscimento e una tutela giuridica all’insegna della civiltà. Questa a nostro avviso è la battaglia di cui deve farsi carico il PD, per la parità di diritti e l’eguaglianza per tutti i cittadini.
Se vi va di discuterne, ci piacerebbe conoscere la vostra opinione o idea in merito.

lunedì 7 dicembre 2009

Da Modena al No B.Day: bello esserci!

di Giuseppe Varini


Sabato 5 dicembre si è svolto il No Berlusconi Day a cui siamo molto soddisfatti di aver partecipato.
E’ stata una grande giornata di festa, mobilitazione e democrazia.
E siamo contenti che ci fossero anche molti democratici.
C’eravamo anche noi tra la gente, cittadini tra cittadini.

C’è chi dice che il Pd c’era. Certo c’eravamo noi e tanti altri che lo votano, c’erano molti dei nostri dirigenti nazionali, di sicuro c’erano quelli che ho sostenuto al congresso, prova concreta questa che ho fatto bene, che avevo scelto la parte più giusta per me, per le mie idee.
E per la verità c’erano anche tanti cittadini e dirigenti che avevano sostenuto Franceschini e pure Bersani.
Però non c’era la macchina organizzativa del Pd e quando dico che non c’era parlo con cognizione di causa. Sono modenese e per noi l’organizzazione è tutto, o quasi.
Non c’era, perché il 25 ottobre del 2008, il giorno del Circo Massimo, il giorno di Salva l’Italia, la corriera per venire a Roma alla manifestazione la presi direttamente davanti al mio circolo, a Castelnuovo, e so che di pullman in quell’occasione ne furono organizzati in molti circoli e molte volte più di uno, con il sostegno organizzativo della Federazione provinciale.

Non c’era perché non è arrivata alcuna indicazione in merito dal circolo e nessuna indicazione dalla direzione regionale di cui sono membro.

A parte la nota di Bersani dell’ultimo minuto e la libertà di andare null’altro, nulla più.

Tant’è che abbiamo dovuto prendere le corriere dell’Idv e di Rifondazione, quasi in semiclandestinità diciamo.

Questo dovrebbe farci riflettere e accendere tutte le spie. Allerta! Siamo di fronte a un fenomeno politico nuovo. Nuovo perché partito dal basso in modo orizzontale come ha scritto Vittorio Zambardino su Repubblica di qualche giorno fa. Nuovo per le modalità: tanto facebook, tanto internet, tanto social network.

Ma nuovo anche per i risultati non sappiamo se fossimo 90 mila come dice la Questura, un po’ pochini per me che c’ero (Vi posso assicurare che il colpo d’occhio era potente: un corteo imponente che si muoveva con enorme lentezza, la via Merulana piena di gente, un unico lungo fiume di gente fin dove arrivava lo sguardo) o un milione come dicono gli organizzatori o forse più realisticamente 500 mila poco più, poco meno.
Il dato è che l’affluenza è stata un successo prima di tutto per gli organizzatori e poi anche per le forze politiche che ci hanno creduto di più e da subito. Lo sventolio delle belle bandiere per dirla con Pasolini, di quelle bianche dell’Idv, perfino di quelle dei Verdi e anche delle nostre ma troppo poche.

E poi c’è il folklore, la manifestazione in senso stretto o largo, il libero manifestarsi della creatività della protesta civile: striscioni, rappresentazioni ironiche di Berlusconi, cartelli irridenti, volontari che abbozzavano sketch di teatro con per tema Berlusconi in strada, in mezzo a noi, in mezzo alla gente della manifestazione, tra il popolo di facebook, nell’onda viola.

E poi alcune considerazioni.

Il No B.Day, questo evento nato su facebook e sui blog dalla mobilitazione di tante persone, da un moto d’orgoglio della società civile, testimonia che c’è un’Italia migliore che non si rassegna alla deriva berlusconiana predominante.

C’è chi dice già che una protesta contro qualcuno senza proporre nulla è destinata a spegnersi nello spontaneismo sterile, staremo a vedere.

I tanti giovani e meno giovani di sabato vogliono dire basta a questo andazzo, basta al berlusconismo arrembante che straborda dalle televisoni come ha documentato benissimo Erik Gandini. Una notte lunga 15 anni e che non è detto che possa finire poi così presto.

Ne so qualcosa anch’io che ho votato per la prima volta il 27 marzo del 1994 per i Progressisti, una vita fa, anche se sono ormai un vecchietto vista l’età media di sabato: molti i giovani e giovanissimi che non hanno fatto in tempo a vedere Bim Bum Bam e il Drive-in ma solo il Grande Fratello che di sicuro è anche peggio.

Sempre quei giovani vogliono dire basta anche al conflitto d’interesse di cui Berlusconi è ottimo esempio e che produce cortocircuiti per cui il Milan diventa un vero e proprio instrumentum regni e dove una condanna civile a risarcire un altro gruppo industriale diventa un attacco della giustizia ad orologeria e di una certa sinistra.

Soprattutto basta allo sprezzo della legge e della giustizia affinché che la legge è uguale per tutti non sia solo una bella enunciazione di principio ma una realtà concreta e quotidiana.

Sono stanchi dell’adagio per cui in Italia ci sono i furbi e i coglioni…
Non ne possono più di quest’Italia sempre troppo uguale a se stessa e che Berlusconi ben rappresenta politicamente senza volerla migliorare con tutti i nostri caratteri e difetti nazionali.

La novità di internet e dei social network è un elemento fondamentale nel successo del No B.Day: l’affermarsi del ruolo di internet e dei social network come spazi di organizzazione di iniziative e manifestazioni politiche che è possibile tradurre in iniziative concrete e reali, di uomini e donne in carne ed ossa.
Spazi, quelli di internet e dei social network, che sono importanti per la democrazia, tanto più in Italia dove i media tradizionali sono troppo concentrati nelle mani di Berlusconi, appunto, con grave pregiudizio della libertà di stampa e informazione che sono elementi essenziali delle democrazie ben funzionanti.

Il No B-Day ci ha dato, meglio e una volta di più, la consapevolezza che organizzarsi è possibile, anche da noi, anche in Italia, dove internet non ha la diffusione che meriterebbe un paese avanzato.

Se come diceva Guy Debord dallo spettacolo non si esce, allora forse possiamo offrire uno spettacolo differente, uno spettacolo democratico, dal basso e più simile al No B-Day.

Come ha detto Bersani ci sono energie nuove con cui dobbiamo fare i conti, energie nuove che non ci faranno sconti sulla nostra etica pubblica, l’etica pubblica del PD.
Energie nuove che ci chiedono di essere credibili.

Una mia cara amica di facebook ha scritto il PD c’era perché c’eravamo noi. E’ molto vero. Io aggiungo c’eravano noi, con la nostra credibilità e il nostro esempio che in politica vuol dire molto.

Si dice: impara l’arte e mettila da parte. Di questa esperienza speriamo di poter fare tesoro per il futuro e siamo ben contenti di aver potuto dare una mano e aver partecipato a un simile evento politico nella speranza che possa davvero costituire l’inizio di una riscossa civile per l’Italia.

Purtroppo non siamo potuti rimanere per sentire le parole toccanti e di fuoco di Salvatore Borsellino. Peccato.

Il PD c’è da mercoledì cominciamo a organizzarci per la nostra manifestazione, Mille piazze per l’Alternativa l’11-12-13 dicembre a Modena come in tutta Italia. Il PD c’era. Il PD ci sarà.

giovedì 3 dicembre 2009

C'è una bella novità democratica...Nelle tue mani


Care democratiche e cari democratici,
spesso in queste ultime settimane ci siamo detti che dovevamo trovare il modo di non disperdere le tante energie positive e l’importante patrimonio di idee e metodi messi in campo nei mesi scorsi nell’ambito della discussione congressuale in seno al PD.
Un strumento molto importante, data anche la dimensione regionale della rete che è scaturita dall’esperienza della Mozione Marino/Casadei, può essere la rete internet. Per questo motivo, confrontandoci con le varie persone che nel corso delle primarie hanno gestito blog e siti, abbiamo pensato di realizzare un nuovo sito internet che si è pensato di chiamare www.nelletuemani.org.
Lo scopo del nuovo sito, che ha la struttura di un blog, è quello di funzionare da “contenitore comune”, in cui si possano trovare e inserire informazioni organizzate per temi e territori, e di diventare un punto di riferimento per chi voglia, all’interno e all’esterno del PD, saperne di più o fornire contributi sulle problematiche che ci stanno a cuore, in una relazione biunivoca con la realtà della nostra regione. Il sito, cioè, non deve essere solo uno spazio di discussioni teoriche e “virtuali”; queste potranno anche tradursi in iniziative e progetti concreti sul territorio e per il territorio (e perché no, caratterizzarsi anche come proposte su una scala più ampia). Analogamente, sarebbe importante riportare in questo sito sollecitazioni e notizie che vengono dalle varie realtà locali.
Stiamo ancora lavorando sulla sua forma definitiva, ma abbiamo pensato di partire dall’ottimo lavoro fatto con la stesura della mozione regionale e dai contributi programmatici di preparazione ad essa scaturiti dal ‘Laboratorio per il programma’.
E quindi i contenuti dei primi articoli pubblicati sono tratti dalla mozione presentata da Thomas Casadei e rappresentano una base di partenza per il confronto, l’approfondimento e lo sviluppo dei temi che più ci stanno a cuore aprendo la partecipazione a tutti coloro che sono interessati a dare il proprio contributo.
E’ possibile commentare in maniera libera e senza registrazioni gli articoli pubblicati e richiedere pure la pubblicazione di un proprio articolo scrivendo a info@nelletuemani.org indicando su quale tema si vuole intervenire.
L’obiettivo è quello di raccogliere idee e contributi che possano poi essere tradotti in iniziative pubbliche sul territorio, proposte e progetti concreti per il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna.

mercoledì 2 dicembre 2009

Ivan Scalfarotto a Repubblica Tv

La bella intervista a Ivan Scalfarotto di qualche giorno fa su Repubblica Tv.
Da vedere! Molto chiara e ben argomentata. Uno sguardo d'insieme ai problemi e alla società che fa ben sperare per il futuro.