mercoledì 2 settembre 2009

Verso le primarie del PD

di Elisabetta Andreoli


31 Agosto ore 21.00, Festa provinciale del PD a Modena. E' Lunedì, tradizionale giorno di calma in una festa aperta 7 giorni su 7, molti stands e ristoranti sono chiusi, nessuna iniziativa di rilievo sul piano culturale o musicale, si incontra poca gente. A Franceschini e Bersani, per i loro comizi, vengono riservati rispettivamente la domenica e il sabato, giornate da tutto esaurito, qui alla Festa. Ma stasera il Palaconad e' gremitissimo di persone di ogni età, incluso tanti under 30, qui giunti quindi appositamente per ascoltare Ignazio Marino. E' in ritardo sulla tabella di marcia, il suo incontro precedente, a Piacenza, si e' protratto piu' del dovuto: alla fine della serata si capirà perchè. Alle domande del giornalista Formigli, Marino risponde senza glissare, si serve di dati ufficiali Istat, rivela uno stato d'animo sereno e riflessivo che ben dispone all'ascolto. Riconosce la necessità di un'alleanza con l' IDV sottolineando gli aspetti comuni ai due partiti, rifiuta agganci con l'UDC, assolutamente privo di punti in comune con il suo programma. Parla di individui, non di persone, eleva la laicità a metodo (solo attraverso la laicità un partito che si definisce democratico può arrivare davvero a tutti), dice cose di sinistra su un impianto fortemente democratico. Ammette di essere un neofita, di non avere correnti interne, di non ambire a fare della politica una professione. Si sente un uomo del terzo millennio con obiettivi molto alti che possano nobilitare l'Italia e gli italiani. Si auspica un confronto diretto con i 2 suoi avversari nella corsa alla presidenza del PD, riconosce che certe persone, all'interno del partito, hanno fatto il loro tempo. Individua due priorità in Italia: conquistare i giovani e riuscire ad arrivare alle esigenze di tutti, nessuno escluso. E la via giusta e' solo quella della lotta alla mafia (che sui giovani del Sud e' l'unica che investe) e della promozione della laicità (unica vera strada per dare seguito alle buone parole di rispetto verso gli altri). Gli applausi sono davvero tanti, in più momenti, fino al tripudio finale. La sinistra ha trovato la persona che, trasversalmente, può conquistare la vasta gamma dell'opposizione all'attuale governo, UDC esclusa. E' la persona che tanti elettori di sinistra disillusi e stanchi aspettano da tempo, e' colui che può riaccendere ideali e sogni nelle giovani generazioni. Marino parla alla mente delle persone, che significa incidere in profondità, non sulla scorta di una forte emotività fine a se stessa. E' l'uomo che può ridare dignità all'espressione “fare politica”, è davvero una boccata di ossigeno e vera novità, e' un andare finalmente oltre il concetto di Italia= Dio, mafia e famiglia. Se ai vertici del PD non colgono questa opportunità o faranno di tutto per ostacolarne la portata storica, temo che nel giro di un paio di anni il PD sarà uno dei 1000 partitini a sinistra dell' UDC a lottare per oltrepassare la soglia di sbarramento. Quando l'Italia sara' precipitata negli abissi del non ritorno, la gente di buon senso non se la prenderà soltanto col Berlusconi di turno, ma soprattutto con chi non ha saputo proporre valide alternative. E quando la gente di buon senso si mobilita, beh, non auguro a nessuno di esser dall'altra parte. Il nostro piccolo Obama l'abbiamo trovato: gli sia dato lo spazio necessario e sufficiente per farsi conoscere.

2 commenti:

  1. linko questo post di una persona che non è nel comitato di sostegno di Marino: http://leonardo.blogspot.com/2009/09/cronache-dalla-campagna.html

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  2. le parole di elisabetta ad esprimere una speranza.
    condivisa da tanti.

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